Immaginifico
Lett. un creatore/trice di immagini. Una capacità, un’intenzione, una chiamata, un istinto a ri-generare visioni a partire da una condizione individuale e collettiva improvvisamente mutata dalla pandemia.
Si solleva negli abitanti il bisogno di ri-vedere i luoghi del Villaggio Artigiano di Modena Ovest dall’interno di sé e delle case-unità che lo compongono: sono ancora lì? Sono ancora così come erano? Cos’è diventato più lontano e cosa più vicino nell’ambito degli stessi metri? Cosa è diventato vuoto?
Qualcosa non aderisce più nelle nostre immagini: come si sono rotte?
Il senso misto di smarrimento, paura, limite e confusione ha aperto nuove crepe nello sguardo da cui gocciolano l’esigenza di una rinuncia all’ordine precedente e il movente a una ricostruzione a partire da uno stato diverso ma non del tutto, da un vuoto ma non del tutto.
Ciò chiede a tutti una disponibilità: ri-vedere il proprio equilibrio nelle relazioni tra visibile e invisibile, pregresso e progresso, individuo e comunità, pubblico e privato, utopie e eterotopie. È un invito necessario. Spaccare le crepe. Scordare le rime. Sovrascrivere con fiducia nuove immagini pur se storte, sfocate, sbilenche.