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Fragilità

La fragilità è la nostra condizione umana. Né onnipotente né eterna. Ed è sempre più accentuata dalla complessità delle relazioni personali, economiche e sociali in società in rapidissima trasformazione, spesso in direzioni contrastanti. Fragili le imprese, in una competizione globale sottoposta a improvvisi e radicali cambiamenti tecnologici e geo-politici, senza tempo necessario per capire e digerire i fenomeni ed elaborare risposte adeguate. Fragili le relazioni personali e sociali. Fragili le parole che usiamo per descrivere e raccontare, sotto la spinta di profonde mutazioni e sconvolgenti cambiamenti di senso, tra rumorose retoriche, “fattoidi” e fake news. Fragili le stesse democrazie liberali, sotto la spinta di fenomeni eversivi, tra populismi e sovranismi. La fragilità è la caratteristica distintiva dell’incerta e controversa contemporaneità. Eppure, proprio la sua consapevolezza è una leva di rilancio, oltre le illusioni ideologiche del progresso sempre vincente. Non serve la sicurezza arrogante della potenza, ma la coscienza del limite. E la resilienza è l’indispensabile attitudine a resistere, cambiare, assorbire gli shock ed elaborare nuovi e migliori equilibri. Essere forti di conoscenza e cultura critica. La coscienza della fragilità è l’anima del cambiamento. E, perché no? della metamorfosi.

- Antonio Calabrò