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Festival

Usare la parola “Festival” equivale a coniugare il verbo “Punteggiare”. Significa innanzi tutto guardare una mappa, un paesaggio, un luogo, grande o piccolo che sia, e trovare al suo interno quegli atomi di sostanza che potremo chiamare Punti. Ogni Punto è un piccolo mondo. Lì dentro potrebbe verificarsi un ventaglio non infinito, anche se ampio, di possibilità. 
Ogni mondo è abitato da un Ospite, che potrà essere un singolo o una comunità, una coppia di persone o un collettivo più ampio; quello che sappiamo è che l’Ospite darà un nome al Punto e il Punto sarà il luogo nel quale sorgerà un mondo in grado di comprendere gli universi di entrambi.
In un Festival, i diversi Punti dialogano tra loro, come in una ragnatela: un percorso pieno di svincoli e fili intrecciati, alcuni invisibili altri più evidenti. Il ragno che dà origine alla tela sa che non riuscirà a unire tutti i punti da solo, ma avrà bisogno di altre creature che lo sostengano nella sua ricerca.
È per questo che nell’italiano la parola “Festival” è invariabile al singolare e al plurale, perché comunque si manifesti – in uno o più Punti in un tempo più breve o più lungo – è l’espressione di una moltitudine, un lavoro comunitario, un motore di libera aggregazione.

- Collettivo AmigdalaLessico del VillaggioOvestLab / Periferico / MOP-Modena Ovest Pavillion