Erranza
Prendendo coscienza degli errori fatti nei confronti della Natura, ci ritroviamo a riscoprire il senso di una parola antica, che ha la stessa radice di errore, e l’abbiamo attualizzata senza accorgercene: erranza. Ormai siamo davvero tutti “in una valle oscura, chè la dritta via era smarrita”. L’umanità intera oggi capisce finalmente cos’è l’erranza, capisce di aver sbagliato e si trova smarrita di fronte all’abbaglio del potere di cui si sentiva dotata. È bastato un virus per ritrovarsi il niente tra le mani, come pellegrini su un pianeta che, con la scienza e la nuova tecnologia, aveva pensato di dominare. Perdersi ora diventa facile, più facile di quando ci si innamora. Anche l’erranza del cuore innamorato confonde le idee, fiacca la volontà, fa provare sensazioni contrastanti, e non si sa cosa fare e come comportarsi . Cito ancora Dante dalle Rime della Vita Nova : “…Ond’io non so da qual matera prenda; e vorrei dire, e non so ch’io mi dica: così mi trovo in amorosa erranza!” Ma dall’erranza noi tutti erranti‒migranti possiamo uscire: unendo cuore e mente, passando dall’innamoramento all’AMORE, al rispetto e alla cura.