Amicizia
Sempre preziosa. Oggi commuovente.
Ci si potrebbe fermare qui, ma è così bella che non si può non descrivere.
Quanto desiderio di esserci! Più di prima. Di abbracciarsi, di mangiare insieme, di giocare, di piangere e di ridere. Essere presenti è un bisogno tangibile e ci si sente così mancanti. E allora si prova in tutti i modi. Ci inventiamo video-chiamate, ci improvvisiamo attori e cantanti per sorprenderci, per scambiarci auguri, pensieri e riflessioni. O, forse, semplicemente per raggiungerci.
“Non mi sono dimenticato di te. E ti ringrazio.”
I bambini sono straordinari, così capaci di resistere e di farsi le domande giuste, in questo eterno conflitto con la tecnologia, ora così riabilitata e presente nella loro quotidianità.
Quanto sono belli i giovanissimi che superano ogni timidezza e si riscoprono di una creatività senza limiti per non perdere il tratto della loro giovinezza, l’erranza. Devono uscire, tutti dobbiamo incontrare l’altro. Ora lo fanno in mille modi, tutti virtuali, senza nascondere quella nostalgia del reale.
Il sole è così caldo, dall’altra parte.
E quanto belli gli adulti che nonostante tutta la giornata al PC e al telefono, si (ci) connettono nuovamente alla rete invisibile per vedere un amico, a volte con una costanza maggiore di prima.
Ma manca uno sguardo senza filtri. E le immagini di un domani possibile fatto di barriere di plexiglass trafiggono ognuno di noi.
Manca il silenzio, quello vero che sapeva celare l’ascolto perché si mostrava nel corpo accanto e vicino all’altro. E, se distanti, non era mai paura di scomparire.